Vento di crisi sul musical "Mary Poppins". La produzione dello spettacolo ha annunciato l'annullamento delle date al Teatro Nazionale per problemi all'interno della società.
Brusco risveglio per gli amanti del musical e per il pubblico in generale: questa mattina un comunicato diffuso in rete da WEC - World Entertainment Company, società che produce la versione italiana di Mary Poppins il musical, ha annunciato l’annullamento di tutte le repliche dello spettacolo previste al Teatro Nazionale Che Banca di Milano dal 30 gennaio al 15 marzo.
Giorgio Barbolini, presidente di WEC, riferisce di “circostanze impreviste all’interno della società, che rendono impossibile il ritorno a Milano”.
Dal successo annunciato alla crisi silenziosa
L’annullamento delle nuove repliche milanesi al Teatro Nazionale è una “doccia fredda” per tutti, se si considera che i numeri dello spettacolo hanno sempre parlato da soli: sette mesi di programmazione solo a Milano nella stagione 2018/2019, 200mila spettatori in 200 repliche. E lo spettacolo aveva appena terminato con successo le 63 repliche della trasferta romana, con 71mila presenze al Sistina. Nonostante questi numeri, qualcosa è andato storto.
Il silenzio calato improvvisamente sui canali ufficiali della Produzione – ma anche da parte di artisti, creativi e maestranze coinvolte - fa supporre che il vento fosse cambiato (in peggio), già nei mesi scorsi, mentre durante le festività natalizie, i risultati di botteghino hanno comunque registrato un’impennata positiva. Ma questo non è bastato e, oggi, la Produzione ammette di “non essere in grado di tornare in scena a Milano”.
TicketOne ha precisato che “procederà ai rimborsi non appena WEC avrà fornito chiare istruzioni”.
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